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RASSEGNA LETTERARIA
Programma V Rassegna Letteraria "Sulle orme del Cantor d'Enea" |
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Don Peppe Diana |
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Il libro di Sardo narra un ipotetico dialogo tra don Peppe Diana e suo padre Gennaro, che raggiunto il figlio in paradiso, si incontrano e rivivono i drammatici momenti prima e dopo l’uccisione del prete casalese.“Casalese, perché questo è il nome di tanti cittadini perbene, – come ha ribadito in altre occasioni il sindaco di Casal di Principe, dott. Renato Natale, – che un gruppo di criminali si è arrogato di diritto, denominandone un clan di camorristi. Ma la rinascita di Casale e delle terre di don Peppe Diana, è iniziata il giorno stesso in cui egli è morto. E dopo 21 anni dal suo sacrificio, possiamo dire che queste sono le terre di don Diana e dei casalesi perbene.”“Il suo testamento, – come ci ha ricorda Raffaele Sardo, autore del libro, – è a testimonianza di tutti; è stato e deve essere il baluardo della gente onesta. La criminalità deve essere combattuta non solo a parole ma nei fatti. Il mio compito è stato quello di rimettere insieme tanti tasselli della vita di don Peppe Diana, e di dare un volto nuovo, un altro punto di vista su quella che è stata la sua vita da uomo oltre che da ministro di Dio.” |
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"La cosiddetta Atellana Imperiale"
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“La cosiddetta Atellana Letteraria” è il titolo della III giornata di studi sull’Atellana che si terrà sabato 23 maggio ’15, alle ore 18, presso il seicentesco Palazzo Ducale “Sanchez de Luna” di Sant’Arpino. L’evento è ideato dall’Archeoclub d’Italia – Sede di Atella “Arturo Fratta” ed è organizzato con la collaborazione della Pro Loco di Sant’Arpino e del Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione dell’Università degli Studi del Molise – Campobasso e si avvale del patrocinio del Comune di Sant’Arpino e del Museo Archeologico dell’Agro Atellano in Succivo. |
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Sulle ali del tempo
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"Sulle ali del tempo" illustra l'epopea di una famiglia di contadini nella magia dei campi, padroni, ma vessati da padrini al riparo dalla legge, le cui vicende, imperniate sul quotidiano di quattro generazioni si dipanano nell'arco di tempo che va dall'Unità d'Italia ai giorni nostri, in un tessuto storico, economico, politico e culturale di una grande nazione, di un'Italia che ci appartiene. |
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Pasolini 40 anni dopo |
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Si terrà domenica 15 novembre, alle ore 10:30, il ricordo che Sant’Arpino ha voluto dedicare a Pier Paolo Pasolini, il grande intellettuale friulano scomparso tragicamente 40 anni fa. |
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Omaggio alla Madre |
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Le due più importanti associazioni culturali presenti sul territorio, la parrocchia di Sant’Elpidio Vescovo e l’amministrazione comunale di Sant’Arpino hanno ideato una serata dedicata alle madri nella settimana in cui la Chiesa Cattolica, e non solo, ricorda la Mamma Celeste con la Festa dell’Immacolata Concezione.Sabato sera a partire dalle ore 19:30 nella Chiesa Madre di Piazza Umberto I andrà ci sarà “Omaggio alla Madre. Voci di donne”. L’evento organizzato dalla Pro Loco di Sant’Arpino, guidata da Aldo Pezzella, e dall’Istituto di Studi Atellani, presieduto da Francesco Montanaro in sinergia con la parrocchia di Sant’Elpidio Vescovo, retta da don Umberto D’Alia, e dal Comune di Sant’Arpino, vedrà l’esibizione e le performance dei giovani talenti del territorio che attraverso la propria arte renderanno omaggio alla Madre tra le madri.Sarà tutto un susseguirsi di brani recitati e cantati ispirati alla tradizione culturale italiana partendo da Dante Alighieri per arrivare allo Stabat Mater, senza dimenticare- tuttavia- di fare un riferimento alla più stretta attualità con la tragica situazione dei migranti e delle famiglie costrette ad abbandonare tutto a causa della guerra e della violenza.Ed un evento del genere non poteva che prendere forma e vita in una comunità come quella santarpinese dove da sempre è radicato il culto della Madonna in diverse forme. “Omaggio alla Madre” in particolare è legata al culto della Madonna delle Grazie, di cui sarà esposta un’icona nel corso della serata.Del resto proprio lo scorso 2 Novembre è stato riaperta al pubblico la Cappella sita all’interno del cimitero che custodisce l’affresco trecentesco della Madonna delle Grazie, oggetto di un articolato intervento di recupero. Il dipinto della noto anche come di Santa Maria di Atella, posto nella cappellina laterale del meraviglioso complesso monasteriale di San Francesco di Paola, è uno degli esempi più belli e significativi delle Madonne Lactans presenti in Terra di Lavoro. |
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